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Print allIn new windowM’inserisco a mia volta, Avv. Ferro… Fwd: Si è lasciato indietro un pezzo, Dott. Cionci?… Fwd: Quello che il mondo chiama “Codice Ratzinger”: la Chiesa lo chiama “Codice Cristo”… Fwd: E quindi chi sarebbe il carceriere di Mons. + Georg Gaenswein?… Fwd: Guarda “caso”, Dott. Cionci, ero già sul “pezzo”… Re: Egregio dott. Andrea Cionci, cos’è esattamente che NON le è chiaro…InboxFabio Massimo Patricelli <fm.patricelli@gmail.com>Nov 9, 2022, 12:27 PM (1 day ago)to Guido, codiceratzinger, Prof.ssa, Don, “Padre, Carlo, confessioni.religiose, Fabio, Valerio, Antonio, Antonio, Anna, Rosario, Fabrizio, Roberto, Carlo, Marco, Aldo, Alessandro, Riccardo, “Giovanni, “Maria, Massimo, Danilo, “Sandro, Cultura, Il, “Michele, Don, Enrico, La, “Ann, Steven, Edmund, Edmund, Massimo, Direttore, Redazione, Direttore, Agenzia, Redazione, Arnaldo, Database, Marcello, Riccardo, Diego, Padre, Ariel, Isola, Don, Simone, bcc: meItalianEnglishTranslate messageM’inserisco a mia volta, Avv. Ferro, anzitutto per una motivo d’ordine:ho eliminato un indirizzo tra i destinatari in cc ed ho aggiunto alcuni altri, rispetto a quelli a cui Lei ha risposto in modalità “rispondi a tutti”:- Don Roberto Regoli 
– Dott. Rosario Vitale- Dott. Maria Guarini- Prof. Enrico Maria Radaelli- Don Stefano Bimbi- Il Timone- Cultura Cattolica- La Scure di Elia- Imola Oggi
– Dott. Massimo Franco- Prof. Edmund Mazza- Padre Giovanni Scalese- Dott. Sandro Magister- Dott. Michele Prandi – UCCR- Dott. Diego Fusaro- Rev. Prof. Stefano VioliEntrando nel merito di quanto da Lei scritto, Avv. Ferro:nell’email delle 13:45 (che Le ho rigirato successivamente, non essendole arrivata in prima battuta) facevo appunto presente al Dott. Cionci che il suo ultimo articolo, pubblicato ieri su Romait.it, si apre ad un problematico “ma”.Ossia il “ma” di chi ri-apre la porta alla tesi “involontar-errorista” (il cui caposcuola è Barnhardt) dopo aver ideato, e poi sostenuto per mesi l’originale tesi “auto-sedeimpeditista”.L’asserita risposta di Mons. Gaenswein (ritenuta tale dallo stesso Don Minutella, al punto che ha deciso di ritirarsi in silenzio per un po’), velocemente valutata come un falso dal Dott. Cionci e anche da chi parla: di fatto, a chi giova?A me pare che giovi proprio a chi ha interesse che vi sia un sedicente “piccolo resto” capitanato da Don Minutella: 
perché è ragionevole assumere che abbia un effetto compattante, piuttosto che disgregante, su chi ha ormai chiaro (ed è il caso di coloro che seguono Don Minutella) che in Vaticano i sette peccati capitali sono la norma e la regola.Quindi, quella che ha l’apparenza di un tentativo grossolano di sconfessare qualsiasi cosa detta da Don Minutella per sbugiardarlo agli occhi di coloro che gli hanno dato fiducia: 
potrebbe in realtà essere ben altro.Ossia una raffinata psy-op (Giovanni Falcone, pure lui palermitano come Don Minutella, le chiamava “menti raffinatissime” quelle di coloro che sono volte strutturalmente al male: a volte persino pensando di essere “collaboratori di Dio”) con la quale, in realtà, conseguire il risultato opposto rispetto a quello apparente: 
ossia compattare massivamente il sedicente “piccolo resto” attorno alle tesi erronee propalate da Don Minutella (che di recente parrebbe aver sposato stabilmente quella “auto-sedeimpeditista” del Dott. Cionci, ma sempre appoggiandosi ora a quelle “forzista” e ora a quella “incompletista” di Carlo Maria Pace).E quindi allontanandone ulteriormente i componenti dalla Comunione con Benedetto XVI: 
per godere della quale è necessario accogliere ciò che Egli ha fatto, in quell’escatologico 11 febbraio 2013. E non rigettarlo.E neanche semplicemente rigettandolo, come fatto dai “forzisti” e dagli “involontar-erroristi”: ma addirittura attribuendoGli ciò che Egli non ha mai fatto.E dove tale attribuzione è aggravata dall’INEQUIVOCABILITA’ della Sua Declaratio, e di quanto fatto e detto nei DICIASSETTE giorni successivi, e poi anche dopo.Quindi, questa vicenda della lettera inviata dall’ufficio postale vaticano il 12 ottobre, dal mittente “Sg. Pe.” parrebbe proprio essere un esempio concreto di come satana non scacci satana.Riguardo la Declaratio, colgo l’occasione per chiederLe, caro Avvocato, e chiedere agli astanti: ha proceduto a farla, l’analisi del periodo, per il suo periodo-cuore?Quello che inizia con il “Quapropter” e termina con l’ “esse”?Non so se Lei, Avvocato, ha figli: ma di solito, chi ne ha, frequentanti la seconda o terza media (o anche i primi due anni di un Liceo in cui si studi la lingua ufficiale della Chiesa), si ritrova a dover ripassare (se li ha a sua volta studiati a scuola) sia l’analisi logica che l’analisi del periodo.Quindi, chi è padre o madre ha un vantaggio competitivo, nella comprensione della Declaratio.Se poi mastica anche un po’ di Latino: allora si è cavallo. Anzi, ad asinello.Lei è padre, Avvocato? Io sì. 
E un po’ di Latino lo mastico, avendolo studiato per cinque anni al Liceo Scientifico (quindi, il mio è un “latinetto”: come giustamente commentò un anziano Vescovo Ausiliare, che mi fece altresì notare che Angelo Sodano estrasse un foglietto dalla tasca, nell’esternare la sua sorpresa alla Declaratio del Papa, in quell’11 febbraio 2013. Discorso che iniziava con qualcosa come “La Sua Rinuncia è stata come un fulmine a ciel sereno”): dunque, godo di un reale vantaggio competitivo.Che, tuttavia, metto a disposizione di chi è disponibile ad accogliere ciò che il Papa ha fatto, con la Sua Rinuncia dell’11 febbraio 2013: 
infatti, gratuitamente ho ricevuto e quindi gratuitamente do.Quindi, la facciamo quest’analisi del periodo sul periodo che va da Quapropter ad esse?
Ancora una domanda, in questo caso solo per Lei, Avv. Ferro.
Lei dice:
se è convinto che Benedetto sia ancora il Papa, allora ex hypothesi non può parlare. Tranne forse nel caso di errore sostanziale involontario.E io Le domando: perché Mons. Gaenswein non può parlare, nell’ipotesi che sia convinto che Benedetto sia ancora Papa?In realtà, Mons. Gaenswein ha detto e fatto molto anche lui: pur apparendo affianco a BERGOGLIO in tutte le occasioni in cui ha ritenuto di poter servire due padroni.E infatti ha usato anche lui una molteplicità di Codici Cristo (che, su questo concordo con Cionci, ha convenuto con Papa Benedetto XVI, prima di “srotolarli”).E il suo discorso del 21 maggio 2016 alla Gregoriana (per la presentazione di un libro di Don Roberto Regoli, che ho aggiunto agli astanti manifesti dopo aver rimediato ad un refuso) ne strabocca, di tali Codici Cristo:https://www.acistampa.com/story/bendetto-xvi-la-fine-del-vecchio-linizio-del-nuovo-lanalisi-di-georg-ganswein-3369 
E il Dott. Cionci ne ha fatto anche la decrittazione, su cui non ho ancora portato l’Attenzione ma che assumo incompleta (com’è inevitabile che sia, per chi non è in Comunione con Chi i Codici Cristo ispiratamente li usa), in questo suo articolo pubblicato il 22 dicembre 2021:https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29878827/monsignor-gaenswein-codice-ratzinger-papa-legittimo-papa-emerito.html

In effetti devo ammettere che forse è impossibile riassumere più concisamente il pontificato di Benedetto XVI. E lo afferma chi in tutti questi anni ha avuto il privilegio di fare da vicino esperienza di questo Papa come un classico “homo historicus”, l’uomo occidentale per eccellenza che ha incarnato la ricchezza della tradizione cattolica come nessun altro; e che – nello stesso tempo – è stato talmente AUDACE da aprire la porta a una nuova fase, per quella SVOLTA STORICA che nessuno cinque anni fa si sarebbe potuto immaginare. Da allora viviamo in un’epoca storica che nella bimillenaria storia della Chiesa è senza precedenti. E, tra i Codici Cristo che straboccano in questo discorso del Segretario del Papa, vi è appunto quello che ho evidenziato con sottolineatura.Che chiede di portare l’Attenzione a qualcosa successo nel 2011, visto che quelle parole di Mons. Gaenswein sono state pronunciate nel 2016.Quindi, il Segretario del Papa dice alla Chiesa e all’Umanità che è dal 2011 che “viviamo in un’epoca storica che nella bimillenaria storia della Chiesa è senza precedenti”.Il che, evidentemente: è Buona Notizia.
E, in ogni caso, è certamente cosa assai istruttiva, nonché liberante, porsi di fronte al discorso di Mons. Gaenswein con la disponibilità interiore a farsi spiazzare dalle proprie “piazze”.Che, rispetto a quella che il Dott. Cionci chiama “Magna Questio”, sono “piazze” di numerosi tipi e dove, a volte, la stessa persona ne frequenta, passivamente se non attivamente, più d’una: 
– “forziste”- “involontar-erroriste”- “volontar-erroriste”- “auto-sedeimpeditiste”- “neo-sedevacantiste” (coloro che ritengono che Benedetto abbia rinunciato al Papato ma che BERGOGLIO non sia Papa in quanto non validamente eletto)- “vetero-sedevacantiste”- “falsosuccessoriste” (BERGOGLIO è Papa, quindi dotato di giurisdizione, ma non vero Successore di Pietro)
– “conciliariste” (in versione sia hard che soft)- “papereticiste”- “papinflittiste”- “delegatiste”- “duopapiste”
e mi astengo dal citare quelle pseudo-escatologiche (a parte quella “messiaista”… un cui esponente è il Rev. Raniero Cantalamessa, anche lui divenuto recentemente “scarlatto”… secondo la quale BERGOGLIO è Gesù tornato sulla Terra!)
Personalmente, vedo e constato che i “piazzati” e “piazzisti” sono tanti: e quindi occorre rivolgersi a coloro che in piazza ci stanno silenti, con le mani in mano.E, magari, anche a quei “piazzisti” che lo fanno in buona coscienza, i “piazzisti”: ritenendo, in tal modo, di avvicinare Anime a Dio.E se avessi valutato che il Dott. Cionci è in mala fede, nel suo propalare la tesi “auto-sedeimpeditista”: non saremmo alla terza interlocuzione, dal maggio 2021. 
La ringrazio per la Sua disponibilità, caro Avvocato, e la saluto caramente.Dio la benedica,FMP
PS: Circa l’asserita celebrazione della Santa Messa da parte di Benedetto XVI con Lui che pronuncia il falso nome di BERGOGLIO al momento dell’UNA CUM:in questo articolo pubblicato il 24 maggio scorso su l’Isola di Patmos si menzionano due testimoni oculari, i reverendi Simone Pifizzi ed Ernest Simoni, dove:- il primo è considerato dal mondo il parroco della parrocchia Sacro Cuore di Firenze-e il secondo addirittura è uno “scarlatto”, ossia un travestito da Cardinalehttps://isoladipatmos.com/la-questione-della-una-cum-in-comunione-con-chi-celebra-la-santa-messa-benedetto-xvi-ce-lo-testimoniano-tra-i-tanti-un-cardinale-e-un-presbitero-una-cum-famulo-tuo-papa-nostro-fra/Al reverendo Simone Pifizzi, che pure ho inserito tra gli astanti, sono a chiedere:- la Santa Messa si è svolta al Monastero Mater Ecclesiae?- vi ha partecipato anche Mons. Gaenswein? E le Memores Domini?- chi era il celebrante e chi i con-celebranti? 
———- Forwarded message ———
Da: <guidoferro@virgilio.it>
Date: mer 9 nov 2022 alle ore 16:47
Subject: Re: Quello che il mondo chiama “Codice Ratzinger”: la Chiesa lo chiama “Codice Cristo”… Fwd: E quindi chi sarebbe il carceriere di Mons. + Georg Gaenswein?… Fwd: Guarda “caso”, Dott. Cionci, ero già sul “pezzo”… Re: Egregio dott. Andrea Cionci, cos’è esattamente che NON le è chiaro…
To: <codiceratzinger@libero.it>, <riccardo.petroni51@libero.it>, Fabio Massimo Patricelli <fm.patricelli@gmail.com>
Cc: Prof.ssa Geraldina Boni <geraldina.boni@unibo.it>, Don Roberto Regoli <ghirlanda@unigre.it>, Prof. Carlo Fantappié <carlo.fantappie@uniroma3.it>, <confessioni.religiose@palazzochigi.it>, avv.franc.patruno@gmail.com <avv.franc.patruno@gmail.com>, Avv. Fabio Adernò <f.aderno@gmail.com>, Prof. Valerio Gigliotti <valerio.gigliotti@unito.it>, Antonio José Sanchez Saez <ajss@us.es>, <antonio.jose@comovaradealmendro.es>, Dr. Anna Silvas <asilvas@une.edu.au>, Dott. Fabrizio Grasso <fabriziograsso1984@gmail.com>, Roberto de Mattei <rdemattei@yahoo.it>, Carlo Maria Pace <pacecarlomaria@alice.it>, Marco Tosatti <metosatti@gmail.com>, Aldo Maria Valli <blogducinaltum@gmail.com>, Alessandro Gnocchi <ales.gno@gmail.com>, Riccardo Cascioli <redazione@lanuovabq.it>, “Ann Barnhardt” <Ann@barnhardt.biz>, Steven O’ Reilly <StevenOReilly@protonmail.com>, direttore@ildolomiti.it<direttore@ildolomiti.it>, redazione@byoblu.com <redazione@byoblu.com>, Arnaldo Vitangeli <arnaldo.vitangeli@yahoo.it>, <dbase.italia@gmail.com>, Don Alessandro Maria Minutella <piccolanazareth@hotmail.com>, redazione@liberoquotidiano.it <redazione@liberoquotidiano.it>, “Giovanni Zenone” <edizioni@fedecultura.com>, Prof. Massimo Viglione <viglione@isem.cnr.it>, Marcello Pamio <info@disinformazione.it>, Danilo Quinto <pasqualedanilo.quinto@gmail.com>, <direzione@imolaoggi.it>, <sir@agensir.it>
Scusate se mi intrometto, ma penso che la lettera meriti qualche rilievo.
Il suo principale problema, a mio avviso, è di essere assolutamente inutile. Chiunque sia convinto che la rinuncia di Benedetto non sia valida, vuoi per timore vuoi per errore sostanziale, o che sia una dichiarazione di Sede impedita la leggerà – in termini coerenti con le proprie rispettive premesse – come conferma che Mons. Georg fa parte del complotto, o che non può parlare liberamente come non lo può Benedetto, o che tuttalpiù Benedetto è convinto di aver rinunciato validamente ma…
L’articolo del Dott. Cionci, in effetti, mi sembra che si chiuda con un chiaro accenno al “ma”.
Per questo credo che sia possibile che si tratti di un falso: Gaenswein non aveva nessun particolare motivo per rispondere e ne aveva, invece, molti per lasciar perdere. A prescindere dalla sua vera posizione, potrei aggiungere. Infatti:
– se è convinto che Benedetto sia ancora il Papa, allora ex hypothesi non può parlare. Tranne forse nel caso di errore sostanziale involontario. Però mi sembra da escludere che Gaenswein possa credere proprio a questa causa di invalidità: è un canonista, è probabilmente stato consultato per la redazione della Declaratio, in ogni caso tra l’11 e il 28 febbraio 2013 avrebbe potuto convincere il fino-ad-allora-idiscutibilmente-Papa a correggere o integrare il testo se lo avesse percepito difettoso…
– se invece è convinto che il vero Papa sia Bergoglio, allora perché rispondere (vedi sopra)? Il testo mostra una sollecitudine, in ipotesi, ammirevole per le pecorelle smarrite, che in sé sarebbe un motivo valido; ma quando è moralmente certo che la correzione non gioverà… e non può giovare, perché il fatto che Benedetto celebri “una cum Bergoglio”, se provato, smentirebbe al più la tesi della Sede impedita volontariamente dichiarata, ma non le altre;
– peraltro, con quel filo di voce che è rimasto al povero Ratzinger, come volete che si faccia a sentire che nome sussurri?! ———- Forwarded message ———
Da: Fabio Massimo Patricelli <fm.patricelli@gmail.com>
Date: mer 9 nov 2022 alle ore 13:45
Subject: Si è lasciato indietro un pezzo, Dott. Cionci?… Fwd: Quello che il mondo chiama “Codice Ratzinger”: la Chiesa lo chiama “Codice Cristo”… Fwd: E quindi chi sarebbe il carceriere di Mons. + Georg Gaenswein?… Fwd: Guarda “caso”, Dott. Cionci, ero già sul “pezzo”… Re: Egregio dott. Andrea Cionci, cos’è esattamente che NON le è chiaro…
To: <codiceratzinger@libero.it>
Cc: …[astanti manifesti] …
Si è lasciato indietro un pezzo, Dott. Cionci?E se non si è lasciato dietro un pezzo, allora perché tenta, oggi, di associarmi con i curatori de “L’Isola di Patmos”…che spacciano la PENOSA lettera giunta a Don Minutella come fosse un’attestazione di “Roma locuta, causa finita”…come, in occasione del nostro secondo ciclo interlocutorio (svoltosi lo scorso luglio; laddove il primo si svolse invece a maggio 2021), tentò di associarmi ai sedevacantisti di Matteo Castagna?Almeno, in quell’occasione Lei aveva la scusante che il suddetto Matteo Castagna aveva ritenuto di inserirsi (inopportunamente) nello scambio,proponendo la sua acqua sporca di una Sede Apostolica vacante dal 9 ottobre 1958.E, se si ricorda, La rintuzzai subito chiedendoLe perché attribuiva al sottoscritto i “conati sedevancantisti” di chi si era inserito inopportunamente nel nostro scambio.Invece, in questo caso: i curatori dell’Isola di Patmos NON sono intervenuti in questa nostra interlocuzione…in cui Lei parla assai poco, in realtà…e quindi resta ancora meno comprensibile la Sua citazione (in questo contesto) del loro ultimo articolo, con cui pretendono di spacciare come “Roma locuta, causa finita” ciò che appare per più motivi essere un falso: e quindi passibile di denuncia penale.A proposito: visto che il reato di falso si sarebbe svolto in Vaticano e che tra gli astanti vi sono anche avvocati canonisti: a chi ne spetta la denuncia?A logica, direi a colui la cui firma parrebbe essere stata falsificata.E quindi La rinvio alla parte finale del “pezzo” che parrebbe essersi perso: l’email nel cui finale Le suggerivo di contattare Mons. Gaenswein, via email (se vuole, Le do l’indirizzo del Suo segretario: ma assumo che possa facilmente recuperarlo) per fargli presente la lettera che gli è stata attribuita e che, qualora (come molteplici indizi fanno ritenere) sia un falso, allora è lesiva dell’onore del Segretario del Papa e quindi è sacrosantemente giusto che sia perseguito sia l’autore che il mandante.
E quindi la rinvio al “pezzo” che parebbe essersi perso, ossia l’email che ha ricevuto dallo scrivente alle 01:11 di oggi…con gli stessi astanti manifesti e un numero ancora maggiore di astanti non manifesti…dove appunto facevo riferimento al Suo ultimo ultimo articolo, da Lei segnalato nella Sua email indirizzata al sottoscritto e al Dott. Petroni (che l’ha ricevuta alle 11:19, quindi tre minuti prima di me: evidentemente la sua casella di Libero è più libera e meno impedita della mia Gmail):https://www.romait.it/dal-vaticano-falsa-lettera-di-mons-ganswein-a-don-minutella-tragico-autogol-dei-pro-bergoglio.html 
E nel cui oggetto era aggiunto, com’è mio costume, il testo iniziale dell’email:E quindi cosa significa quel “che lui lo voglia o no”, dopo la Sua affermazione “Benedetto XVI è rimasto Papa”, Dott Cionci?… Che è stata appunto domanda sorta dalla lettura del Suo suddetto articolo: 
in cui Lei, pur continuando a far riferimento alla tesi “auto-sedeimpeditista” (di cui è riconosciutamente il “capo-scuola”), faceva un inequivocabile rinvio (con quel “che lui lo voglia o no”, riferito a Benedetto XVI che è rimasto Papa anche dopo le ore 20 del 28 febbraio 2013) alla tesi “involontar-errorista” di Ann Barnhardt: 
che pareva essersi lasciato alle spalle da mesi, dopo la Sua “scoperta” dell’exit strategy costituita dalla tesi “auto-sedeimpeditista”.Ma Lei cosa crede, Dott. Cionci: che continuando ad oscillare tra una tesi e l’altra, riesce a distogliere l’Attenzione della Chiesa dal fatto che sono ENTRAMBE erronee?E crede che attuando la nota tecnica della “Cognitive Dissonance”… 
che un ex ufficiale dell’intelligence statunitense come Steven O’Reilly (che è da tempo inserito tra gli “astanti manifesti”) ben conosce e riconosce, e che assumo denunci anche in BERGOGLIO, seppur da lui ancora considerato “Papa”: che della dissonanza cognitiva è satanicamente maestro…rispetto a ciò che Lei chiama “Magna Questio”:  fa il Volere di Dio?Forse che Dio Vuole che le Anime siano “cognitivamente dissonate”, Dott. Cionci?Semmai, coloro che vanno in confusione sono quelli che Gli resistono, pretendendo di censurare la Verità.E il Suo comportamento, Dott. Cionci, parrebbe andare proprio nella direzione della censura:1) con il Suo NON rispondere alle domande fatteLe a luglio scorso riguardo gli “handicap intrinseci” della tesi auto-sedeimpedita: 
mentre invece rispondeva all’interferente, nonché sedevacantista, Matteo Castagna2) con il Suo perdurante NON rispondere alle domande fatteLe nell’ambito di questa nostra terza interlocuzione: mentre invece, dopo essersi perso almeno un pezzo per strada, risponde all’interferente (benché apparentemente adiuvante) Riccardo Petroni (da Lei, peraltro, “bollato” come un negatore della Divinità di Gesù: mentre potrebbe ben essere uno dei tanti che sono traviati e fuorviati da falsi pastori, vestiti da agnelli) facendo addirittura riferimento al sito “L’Isola di Patmos”, con cui NULLA ho a che fare: benché mi sia chiaro che sia Lei che Don Minutella diate abbondante materia prima ai loro curatori per le loro sataniche intemerate, nel cui ambito viene usato un linguaggio pseudo-cattolico per tentare di spacciare BERGOGLIO come 266esimo Papa e Vescovo di Roma.Quindi, Le chiedo: 
Lei che dice di aver patito più volte il comportamento censorio-omissivo di coloro a cui ha presentato la Sua tesi “auto-sedeimpeditista” e che, appunto, non L’hanno degnata della minima risposta:perché non risponde alle domande di chi, invece, l’Attenzione l’ha data, alla Sua tesi?E quindi, entrando nel merito di essa, Gliene mostra l’infondatezza?E, al tempo stesso, Le richiama l’Attenzione sulla validità della Rinuncia dell’attuale e 265esimo Papa?Validità che è tale nonostante gli argomenti, tutti erronei, portati da coloro che NON riconoscono BERGOGLIO come Papa ma, al tempo stesso, dis-conoscono quanto fatto dal Papa con la Sua escatologica Rinuncia dell’11 febbraio 2013 e quindi parliamo di:- gli “auto-sedeimpeditisti”, Suoi seguaci sempre più convinti e che non si sono manco ancora accorti che proprio la loro guida ha iniziato a vacillare, mettendo le mani avanti nell’articolo pubblicato ieri su Romait.it- gli “involontar-erroristi” di Ann Barnhardt, che quantomeno è molto più virile di tanti uomini oscillanti tra una tesi ed un’altra: benché si sia anche lei rifugiata in un comportamento omissivo-censorio- i “forzisti”, diffusi in ogni dove- i “volontar-erroristi” di Bugnolo.Di seguito, lo “schemino” inviato poco ad un altro AC, peraltro Suo omonimo: a cui però do il familiare “tu”, a differenza del distanziante “Lei” che uso con Lei.
***Gli uffici petrini sono due: 
Papa (A) e Vescovo di Roma (B).
A) 
Per l’ufficio di Papa, munus e ministerium NON sono disabbinabili, come hanno fatto notare in tanti:A1) sia quelli (come Boni, Sciarra, Ghirlanda, Fantappié ed altri) che poi si fanno andar bene la tesi erronea che il Papa li avrebbe disabbinati, creando un unicum (che è in realtà un monstrum) di “un Papa emerito e un Papa regnante”A”)  sia quelli come Barnhardt, Acosta, Bugnolo, Cionci, Don Minutella: che non si scolano la suddetta pozione velenosa ma che, pur non riconoscendo BERGOGLIO come Papa, pretendono di negare la validità della Rinuncia di Benedetto XVI: che attiene invece al secondo ufficio petrino
B)Per l’ufficio di Vescovo di Roma, munus e ministerium sono disabbinabili e ciò avviene:B1) o, di fatto, in una situazione di sede impedita della stessa Sede di Roma (ma che, nella Storia della Chiesa, un Papa che abbia iniziato ad esercitare il suo Romano Pontificato si sia poi trovato ad essere totalmente impedito: non pare che si sia mai verificata. Ed è da verificare)B2) o, di diritto e per scelta, nella situazione attuale (MAI verificatasi nella Storia della Chiesa: posto che l’istituzione del Vescovo Emerito risale alla fine degli anni ’60), con il Romano Pontefice (ossia il Vescovo di Roma) che diviene Romano Pontefice Emerito (ossia Vescovo Emerito di Roma).
Quindi, l’errore di tutti coloro di cui ai punti A1 e A2 è appunto quello di attribuire alla Rinuncia di Benedetto XVI il disabbinamento di munus e ministerium per il Papato: 
cosa che, invece, Benedetto XVI NON ha fatto.E la Sua Rinuncia è inequivocabile, nel suo testo in Latino:i) sia rispetto al suo oggetto (ministerio Episcopi Romae, il ministerium di Vescovo di Roma: non il suo munus)ii) sia rispetto alle conseguenze della stessa (infatti, restando Egli Papa anche dopo le ore 20 del 28 febbraio 2013 e quindi NON essendo quelli l’ora e il giorno dell’inizio della Sede Apostolica vacante, Egli fa riferimento al Conclave che PRIMA O POI andrà convocato DOPO l’inizio della Sede Vacante e quindi DOPO il Suo ritorno alla Casa del Padre: e ciò è attestato da quell’infinito presente nella seconda infinitiva retta dal “declaro”. Sarebbe dovuto essere infinito futuro, se l’inizio della Sede Vacante fosse stato posto alle ore 20 del 28 febbraio 2013. E invece è infinito presente: che è tipicamente un “presente giuridico”, posto che nella seconda infinitiva retta dal “declaro” il Papa conferma che il Conclave per l’elezione del Suo Successore, da indirsi in una data indefinita, deve essere convocato da “coloro a cui compete”).
Ed Egli stesso, a beneficio delle pecorelle, delle pecore e degli agnelli che il Latino lo masticano poco o per nulla: ha fatto una lunga serie di azioni, e ha detto numerose cose (secondo il “Codice Cristo”, che AC ovviamente non può pienamente decrittare, non essendo nella Verità: come attestato dal suo ostinarsi a portare avanti la tesi erronea detta “auto-sedeimpeditista”) che mostrano inequivocabilmente che l’unico e vero Papa è ancora Lui. 
***
Ritiene che vi siano ancora dettagli giuridici mancanti, nello “schemino” suddetto?Può essere. 
E, infatti, sto studiando: nonostante tutto.E, mentre studio: mi capita anche di osservare ciò che succede nel mondo.E osservare questa confusione immane, nella quale si lasciano avvolgere coloro che si convincono delle tante tesi erronee che circolano di questi tempi: provoca dolore.E dal fatto che il dolore va offerto a Dio non deriva necessariamente che, di questi tempi, si debba solo pregare e soffrire, offrendo.Infatti anche il Papa…che pure prega e patisce, offrendo i Suoi patimenti…parla, utilizzando il Codice Cristo.Infatti, il credente in Cristo non resta muto di fronte alle iniquità.E parla persino con il silenzio.E quindi La lascio a meditare questo episodio, dopo averlo meditato anch’io:https://www.ildolomiti.it/video/cronaca/2022/il-video-due-caproni-fuggono-dal-recinto-e-si-sfidano-a-cornate-in-mezzo-alla-strada-anche-gli-automobilisti-in-difficoltaSe Lei ha scelto di essere come uno di questi caproni, fuggiti dal recinto, e di comportarsi di conseguenza: ne ha facoltà.Ma, evidentemente, non sono io la Sua controparte.Dio benedica i Suoi e coloro che vogliono diventarlo,Maranathà
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Da: <codiceratzinger@libero.it>
Date: mer 9 nov 2022 alle ore 12:18
Subject: Re: Quello che il mondo chiama “Codice Ratzinger”: la Chiesa lo chiama “Codice Cristo”… Fwd: E quindi chi sarebbe il carceriere di Mons. + Georg Gaenswein?… Fwd: Guarda “caso”, Dott. Cionci, ero già sul “pezzo”… Re: Egregio dott. Andrea Cionci, cos’è esattamente che NON le è chiaro…
To: <riccardo.petroni51@libero.it>, Fabio Massimo Patricelli <fm.patricelli@gmail.com>
Cc: … [astanti manifesti] …
Va bene Petroni, onore al suo senso cavalleresco. Grazie per aver citato il mio libro che, alla fine non è il libro di Cionci ma  è il miracolo che ha compiuto il vero Santo Padre. Saluti cordiali,ACIl 09/11/2022 11:39 riccardo.petroni51@libero.it ha scritto:Caro Cionci,un articolo così non lo scriverò mai.Ho sempre avuto il massimo rispetto nei suoi confronti, così’ come – credo – nei confronti di tutti quelli che hanno idee diverse dalla mia.Ed ho anche consigliato nel mio blog di leggere il suo libro, molto importante per i necessari approfondimenti.E mi farebbe anche piacere conoscerla di persona.Prendo solo nota di quest’ultimo intervento che non mancherò di segnalare.Qui però non ha vinto e non ha  perso nessuno. Non la consideravo e non la considero una competizione.Siamo arrivati, credo, probabilmente, in fondo ad una questione “teologico-tecnica” molto complessa. E lei ha dato il suo contributo con il suo punto di vista.Quindi le auguro sinceramente, come dicono gli scout, una “buona strada” e se dovesse passare per Rovereto un bel caffè non ce lo toglie nessuno.Un caro saluto.riccardoIl 09/11/2022 11:19 codiceratzinger@libero.it ha scritto:Caro Petroni, ero indeciso se lasciarle scrivere il pezzo prevedibile “Cionci ammette la sconfitta”. Ma lei mi è simpatico e le confesso: ero ironico.https://www.romait.it/dal-vaticano-falsa-lettera-di-mons-ganswein-a-don-minutella-tragico-autogol-dei-pro-bergoglio.html?fbclid=IwAR3TeJ4JVUPFnZj0Tq56kRmvWdmj3qJA0U2Gv-_5_amkS84ngFKEsyznG-8Stia bene. Saluti cariACIl 09/11/2022 09:33 riccardo.petroni51@libero.it ha scritto:okIl 09/11/2022 09:10 codiceratzinger@libero.it ha scritto:https://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/11/Lettera-di-George-Ganswein-isola.pdfdevo ammettere la mia sconfitta ahimé. Questo taglia la testa al toro…Il 09/11/2022 08:43 riccardo.petroni51@libero.it ha scritto:Buongiorno Dott. Cionci,Apprendiamo tutti che adesso le è tutto chiaro.Favorisca allora pubblicarlo sul suo blog.Con deferenti saluti.r.petroniIl 08/11/2022 22:55 codiceratzinger@libero.it ha scritto:Ah si grazie, tutto chiaro ora!Il 08/11/2022 19:11 riccardo.petroni51@libero.it ha scritto:Buona sera a tutti,Ritengo che il destinatario delle sue mail oltre a pubblicarle debba risponderle, a beneficio di tutti.Un cordiale saluto.r.petroniIl 08/11/2022 14:00 Fabio Massimo Patricelli <fm.patricelli@gmail.com> ha scritto:Quello che il mondo chiama “Codice Ratzinger”: la Chiesa lo chiama “Codice Cristo”.E infatti, Dott. Cionci, pur essendo entrambi nel mondo:Lei è mondo, essendo (ancora) del mondo…e non certo perché mondato dalla Parola di Dio…mentre chi Le parla è Chiesa: 
essendoNe un Suo membro.Ed essendo Lei (ancora) del mondo, non coglie il senso pieno dei Codici Cristo usati dal Vicario di Cristo: neanche quando è stato avviato sulla buona strada.Vuole un esempio di quanto Le ho appena detto, di fronte ai numerosi astanti che ascoltano?Eccolo qui: 
il caso della “mozzetta rossa” che BERGOGLIO…che, glielo ricordo, ancora l’11 maggio 2021, allorché è iniziata la nostra prima interazione: Lei ancora considerava in qualche modo “papa”, considerando che Benedetto XVI avesse in qualche modo rinunciato al papato…si rifiutò di indossare subito prima di presentarsi, (tra)vestito di bianco, alla folla riunita in piazza San Pietro, quella tremenda sera del 13 marzo 2013.Lei, Dott. Cionci, ha pubblicato un articolo su Byoblu…i cui responsabili, grazie al Dott. Petroni, sono stati pure inseriti tra gli astanti manifesti di questa lettera…il 20 settembre 2021, in cui descriveva questo “Codice” come:uno di quelli più geniali e brillanti. Attenzione: può sembrare un rompicapo, e lo è (lo scrivente ci ha messo sei mesi per decifrarlo), ma la soluzione è chiara e inequivocabile. 

https://www.byoblu.com/2021/09/20/papa-antipapa-inchiesta-11/[invito gli astanti a leggere, o rileggere, con Attenzione l’articolo in cui viene fatta una decrittazione a modo degli uomini: prima di procedere oltre nella lettura]. 
Ora, siccome il “chiaro ed inequivocabile” è prerogativa della Chiesa e di chi sceglie di essere in Comunione con Lei…scelta che Lei mostra di non aver ancora fatto, Dott. Cionci…sono appunto qui a farLe presente che ciò che la soluzione da Lei presentata come “chiara ed inequivocabile” per il Codice della “mozzetta rossa mancante”: 
manca, appunto, della pienezza che caratterizza ciò che è chiaro ed inequivocabile. 
Infatti, anche in questo caso, a Lei… Dott. Cionci… sfugge il senso pieno di questo “Codice Cristo” usato dal Vicario di Cristo: 
in cui Egli non solo sottolinea il travestimento (in bianco) di BERGOGLIO ma lo mette anche in relazione con il travestimento precedente, quello in rosso:”È stata una sua scelta quella di travestirsi di bianco, per somigliare di più a me e a ogni altro mio Predecessore e farsi spacciare come mio Successore: il 266esimo Vescovo di Roma. 
E quindi scegliendo di non farsi bastare il travestimento precedente: quello con la mozzetta rossa da Cardinale”  (Codice Cristo decriptato) 
“È stata una sua scelta, anche noi che l’abbiamo preceduto eravamo in bianco. Non ha voluto la mozzetta rossa” (Codice Cristo non decriptato, essendo la risposta di Benedetto XVI alla seguente domanda di Seewald “Cosa ha pensato quando il suo successore si è affacciato sulla loggia della basilica di San Pietro? E per di più vestito di bianco?”. )E basta anche solo questo Codice Cristo, attuato dal Suo Vicario, per sconfessare le tesi di chi…come Don Minutella e coloro che lo seguono, o che lo accompagnano come fa Lei, Dott. Cionci…parlando di BERGOGLIO gli attribuisce la dignità cardinalizia, a costui.O per sconfessare la tesi “delegatista”, quella di coloro che pur non negando che Benedetto è l’unico e vero Papa, hanno l’ardire di affermare che BERGOGLIO è un Suo “delegato”: 
e che, quindi, ciò che la Bestia fa lo fa perché ha ricevuto il potere di farlo dal Vicario di Cristo e, quindi, da Cristo.O per sconfessare la tesi “falsosuccesorista”, quella di coloro che pur non potendosi definire “duopapisti”…che sono coloro che ritengono che oggi si abbia la grazia di avere “due papi”…affermano che BERGOGLIO ha comunque giurisdizione, in quanto Papa: benché falso successore di Pietro, in quanto eretico ed apostata. 
Laddove è Parola di Dio che la potestà ricevuta dalla Bestia viene dal drago.Apocalisse 13, Dott. Cionci: che La invito ad ascoltare.Sperando che l’ascolto vada di pari passo con la comprensione.Infatti, chi ascolta la Parola di Dio senza comprenderLa: 
è come la strada su cui il seme caduto non germoglia manco, poiché viene subito satana a rubargliela dal cuore e dalla mente, la Parola ascoltata: 
che, quindi, non dà frutto alcuno.E qui arriviamo ad un Codice Cristo che si trova nel Vangelo…Lei ha l’abitudine di ascoltarLo, il Santo Vangelo, Dott. Cionci?Oppure lo fa solo quando Le occorre per decriptare ciò che Lei chiama “Codici Ratzinger”? 
Se così, allora Le suggerisco di iniziarNe l’ascolto, fatto con Attenzione, del Santo Vangelo…e che riguarda proprio la parabola del seminatore che semina il Suo seme sui diversi tipi di terreno, strada inclusa.Sono stato condotto qualche giorno fa a portarVi l’Attenzione su questa parabola e la Sua Interpretazione Autentica così come è riportata da San Marco Evangelista: 
lo sa attraverso chi? 
Attraverso un Giovanni, il cui cognome rinvia al Vangelo: che vuol dire Buona Novella.E quindi sempre si torna ad Apocalisse: che significa RIVELAZIONE.E il suddetto Giovanni mi ha chiesto di portare l’Attenzione su una sequenza di versetti del Nuovo Testamento (ben dodici) che sono stati omessi nella traduzione CEI.Tra questi, Mc 7,16 che è “chi ha orecchi per udire, oda”.Da qui, l’Attenzione sul “Qui habet auries audiendi, audiat”: 
che viene reso in diversi passi come “Chi ha orecchi per intendere, intenda” (assumendo che il testo greco di Mc 7,16 coincida con quello di questi passi: cosa che va verificata).E, tra questi passi, vi è appunto la parabola del seminatore: 
[1]Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. [2]Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: [3]«Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. [4]Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. [5]Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; [6]ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. [7]Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. [8]E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno». [9]E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!». [10]Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: [11]«A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, [12]perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato». [13]Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? [14]Il seminatore semina la parola. [15]Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l’ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. [16]Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, [17]ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. [18]Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, [19]ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.[20]Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l’accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno». 
(Mc 4,1-20). 
Ha ascoltato, Dott. Cionci?E se ha ascoltato: si è quantomeno accorto del Codice Cristo, presente non solo nella parabola ma anche nell’Interpretazione Autentica datane dall’Autore?Codice Cristo che è codice esplicitamente numerico, in questo caso.E dell’importanza della matematica…a proposito, il Giovanni di cui sopra “per caso” è matematico…ne ha parlato anche il Vicario di Cristo, come sa.Al punto da dare confidenza ad un matematico incredulo come Odifreddi…e che, speriamo per lui e assieme col Papa, diventi credente…e intrattenere una corrispondenza con lui, per poi lasciarSi da lui incontrare e persino autorizzarlo a pubblicare le Sue lettere in un libro che è stato di recente presentato alla LUMSA: 
dove, in quell’occasione, il Vicario di Cristo ha fatto recapitare alla Chiesa e all’Umanità una mole di Codici Cristo dal Suo Segretario Particolare nonché Prefetto della Casa Pontificia:sui quali Lei, Dott. Cionci, ha particolarmente mostrato di essere interessato alla dimostrazione della Sua tesi “auto-sedimpeditista” piuttosto che essere interessato alla Verità.E come speriamo, assieme col Papa, che Odifreddi diventi credente: allo stesso modo speriamo per Lei, assieme col Papa, che Lei accolga la Verità.E torniamo alla parabola del seminatore e all’Interpretazione Autentica datane dal suo Autore, in Mc 4.Come dicevo ad un altro Giovanni…è un periodo in cui sono più di uno i Giovanni con cui interloquisco: e mi accorgo ora, in tempo reale, che il cognome di quest’altro Giovanni rinvia al Santo co-Patrono della Chiesa particolare in cui sono stato Battezzato – nella sedicesima Domenica del ’72, a 45 anni esatti dal giorno in cui l’attuale e 265esimo Papa, Sua Santità Papa Benedetto XVI, è stato partorito e Battezzato – e sono stato Cresimato – nella Domenica di Pentecoste del 2015, il 24 maggio: a 100 anni esatti dall’entrata della nostra pluri-Benedetta Italia nella cosiddetta “Grande Guerra” – , quel San Carlo Borromeo che è stato festeggiato dalla Chiesa proprio il 4 novembre: giorno a cui risale l’ultima email giuntaLe, alle 10.21, in calce a questa…in Mc 4 il Signore ci dice esplicitamente che la parabola del seminatore costituisce una sorta di “benchmark” rispetto a tutte le Sue altre parabole:Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole?E com’è possibile comprendere questa parabola se non si capisce il motivo di quei tre numeri che Gesù usa nella sua parte finale e che lascia non decriptati anche nell’Interpretazione Autentica?Forse che Gesù “dà i numeri”, Dott. Cionci?Lo pensano in molti, in effetti: e sono quelli che sono convinti che Egli abbia sbagliato nel modo e/o nei tempi, nel “proporre il Suo messaggio”.Lo pensano in molti, da tempo: ma da quando la Bestia è salita dal mare, costoro sono venuti fuori.E, seguendo la Bestia, danno a Gesù dello “squilibrato”.E invece, come Lei sa: Gesù NON “dà i numeri”.E infatti, anche quando manifesta la Sua Ira nello scacciare i mercanti e i cambiavalute dal Tempio…che vi stavano perché glielo permettevano i sommi sacerdoti (l’equivalente degli attuali vescovi) e gli anziani del popolo (l’equivalente degli attuali presbiteri, più ancora dei Kohanim, che erano sacerdoti in quanto “sacrificatori” e, propriamente, “macellatori”) avendone interesse spirituale e non solo materiale dalla presenza nel Tempio dei suddetti mercanti e cambiavalute: 
la quale NON era Volere di Dio, come Gesù inequivocabilmente mostra…Egli sottolinea la Sua Sovranità, e quindi anche Padronanza di Sé, con l’atto di farSi una sferza annodando insieme delle cordicelle, trovate in loco.E perché l’Evangelista descrive questo Suo gesto: prima di descrivere la cacciata dal Tempio di coloro che NON vi dovevano stare, nell’esercizio delle loro funzioni?Evidentemente, perché è stato ispirato dal Suo Spirito a descrivere anche quel Suo gesto, apparentemente irrilevante se visto con gli occhi degli uomini.E perché lo Spirito di Gesù ispira l’Evangelista… 
che, essendo un abitante del Regno dei Cieli è più grande di qualsiasi Profeta dell’Antico Testamento, a sua volta più piccolo di quel Giovanni il Battezzatore che è il più grande dei nati da donna: e, quindi, l’Evangelista è ispirato non solo in ciò che scrive ma anche riguardo al perché lo scrive…a descrivere quel Suo gesto, che appare irrilevante a chi pensa secondo gli uomini?Perché è necessario che chi ha orecchi per intendere e occhi per vedere prenda atto che quel gesto di Gesù attesta che Egli ha la padronanza assoluta dei micro-movimenti delle mani, mentre si accinge a scacciare dal Tempio chi NON sarebbe mai dovuto entrarvi: e, come sa ognuno di noi…chi, infatti, in questa nostra vita terrena, può dire di non essersi mai fatto prendere dall’ira?…tra le prime cose che viene meno, a causa dell’ira, è proprio il micro-movimento delle mani.Quindi, Gesù NON “dà i numeri”: neanche quando scaccia, a sferzate, mercanti e cambiavalute dal Tempio.Checché ne dicano coloro che attribuiscono a “(divino) squilibrio”, quel Suo Zelo; facendone poi persino l’apologia, dello squilibrio: 
come fa la Bestia e coloro che sono al suo seguito, in quanto in comunione satanica con lui, e che quindi arrivano a negare la Divinità di Gesù. 
Quel Gesù che Si lascia rivolgere una falsa domanda, dai suddetti complici dei mercanti e cambiavalute, ossia i sommi sacerdoti (gli attuali “vescovi”) e gli anziani del popolo (gli attuali “presbiteri”):[23]Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». 
(Mt 21,23)E, come Lei sa: Gesù MAI risponde alle false domande posteGli da chi pretende di metterLo con “le spalle al muro”.Infatti, Cristo non fa NULLA di “forzato” dagli uomini: a ricordare all’Umanità il Libero Arbitrio da Lui Stesso, in quanto Dio, donatole.E quindi nessuno può forzare a fare nessun altro a fare alcunché, men che meno qualcuno può “forzare” il Vicario di Cristo: 
checché ne dicano i “forzisti” che considerano Benedetto ancora Papa in quanto  “forzato” dai cosiddetti “poteri forti” a fare la Sua Rinuncia, da cui l’invalidità della stessa.E quindi, a quella falsa domanda… 
che NON è vera domanda bensì affermazione fatta da chi aveva scelto di rifiutarLo, anche nella Sua manifestazione di Sovranità: come attestato da San Matteo Evangelista il quale infatti scrive “Gli dissero”…Gesù risponde con un’altra domanda, esplicitando la malafede di sommi sacerdoti e di anziani del popolo:[24]Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. [25]Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: “dal Cielò’, ci risponderà: “perché dunque non gli avete creduto?”; [26]se diciamo “dagli uominì’, abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». [27]Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». 
(Mt 21,24-27)E poi ancora:[13]Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. [14]Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. [15]Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, [16]e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». [17]I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. [18]Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». [19]Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». [20]Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». [21]Ma egli parlava del tempio del suo corpo. [22]Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.(Gv 2,13-22) Quindi, Gesù NON “dà i numeri”: neanche quando utilizza la sferza di cordicelle, come ispiratamente sottolineato proprio da San Giovanni Apostolo ed Evangelista.Il quale è più grande del suo omonimo, il Battezzatore: 
nonostante, a differenza di Giovanni il Battezzatore, non si dica di lui che è stato pre-santificato nel grembo di sua madre, Maria Salomé, moglie di Zebedeo.E allora è proprio necessario portarci l’Attenzione, su quella triade di numeri: 30-60-100.E capirli proprio nel loro senso letterale, prima di pretendere di andare al loro senso figurato: 
per evitare di partire per la tangente e quindi tangere lo gnosticismo, caratterizzato dalla sistematica indifferenza…se non esplicita avversione…al testo letterale. 
Infatti la Chiesa insegna che il senso letterale della Sacra Scrittura è imprescindibile, per qualsiasi comprensione verace del senso figurato.E allora qual è la decrittazione del “Codice Cristo” costituito da quella triade di numeri, Dott. Cionci?Mi congedo da Lei, oggi, lasciandoLe tuttavia la lista, di coloro che Gesù stesso segnala esplicitamente come “Codici Cristo” nel Suo Santo Vangelo e che non sempre sono associati a parabole (e che, evidentemente, NON esauriscono la lista degli stessi: visto che vi sono anche quelli che NON sono esplicitamente segnalati da Gesù come tali).Nel Santo Vangelo secondo San Matteo si trova: 
[11]In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. [12]Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. [13]La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. [14]E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. [15]Chi ha orecchi intenda. (Mt 11,11-15) [1]Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. [2]Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. [3]Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. [4]E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. [5]Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c’era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. [6]Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. [7]Un’altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. [8]Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. [9]Chi ha orecchi intenda». (Mt 13,1-9) [36]Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». [37]Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. [38]Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, [39]e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. [40]Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. [41]Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità [42]e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. [43]Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! (Mt 13,36-43)


[15]Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda -, [16]allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti[17]chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, [18]e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. [19]Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. [20]Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. (Mt 24,15-20) Nel Santo Vangelo secondo San Marco si trova:[1]Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. [2]Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: [3]«Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. [4]Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. [5]Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; [6]ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. [7]Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. [8]E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno». [9]E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!». (Mc 4,1-9) [21]Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? [22]Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. [23]Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». (Mc 4,21-23) [14]Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: [15]non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo. [16] Chi ha orecchi per udire, oda ». [Mc 7,16 è il versetto rimosso dalla CEI, su cui un Giovanni ha richiamato l’Attenzione di chi parla][17]Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. [18]E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, [19]perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. [20]Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. [21]Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, [22]adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. [23]Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo». (Mc 7,14-22) Nel Santo Vangelo secondo San Luca si trova:[4]Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: [5]«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. [6]Un’altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. [7]Un’altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. [8]Un’altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!». (Lc 8,4-8)

[34]Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? [35]Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda». (Lc 14,34-35)

Quindi vi sono ben nove Codici Cristo esplicitamente segnalati da Gesù, nei Quattro Vangeli.La maggior parte dei quali sono multipli, come quello di Mt 24: dove ho evidenziato il “chi è in Giudea, fugga sui monti”…a beneficio di coloro che oggi si attardano sul “Moria” del Vetus Ordo senza avere la certezza che il Ministro celebrante non sia in comunione satanica con la Bestia, manifestando tale comunione con il menzionare il suo falso nome all’UNA CUM: che sul “Moria” sempre PRECEDE la Consacrazione…  
ma vi sono anche gli altri che non ho evidenziato.E senza considerare, come già detto, il numero molto più grande dei Codici Cristo che Egli:- o non ha voluto esplicitamente segnalare- oppure ha permesso che fosse omessa sia la loro segnalazione e sia la segnalazione dell’omissione (che è invece segnalata per Mc 4,16). 
Quindi, Dott. Cionci, Le chiedo:come pensa di poterli decrittare compiutamente i Codici Cristo sistematicamente utilizzati dal Vicario di Cristo, se Lei non ha ancora preso atto che sono appunto “Codici Cristo” e NON “Codici Ratzinger”?E come pensa di poter compiutamente decrittare i Codici Cristo…che sono ovunque: nella Sacra Scrittura, nel Catechismo della Chiesa Cattolica, nel Codice di Diritto Canonico, nei Documenti Magisteriali 
(come, ad esempio, la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, promulgata dal 264esimo Papa il 22 febbraio 1996, quindi esattamente DICIASSETTE anni prima che il Suo Successore, l’attuale e 265esimo Papa, vi richiamasse l’Attenzione della Chiesa e dell’Umanità promulgando la Sua Lettera Apostolica Motu Proprio Data “Normas Nonnullas”, il 22 febbraio 2013, che è stata uno dei Suoi ultimi atti da Sommo Pontefice E Romano Pontefice, quindi mentre ancora esercitava attivamente il Ministero del Suo secondo Ufficio Petrino, quello di Romano Pontefice: e quindi sei giorni prima che diventasse Romano Pontefice Emerito, ossia Vescovo Emerito di Roma, e quindi smettesse di essere “Pontefice Sommo”, che vuol dire Pontefice Massimo in quanto Romano Pontefice oltre che Pontefice posto nel luogo più umanamente visibile), 
nelle Parole del Vicario di Cristo ma anche in ciò che lo Spirito Santo porta all’Attenzione di ognuno di noi nel corso della nostra vita terrena: 
nella consapevolezza che non tutti le ispirazioni vengono da Dio e che quindi occorre il discernimento: che NON significa spegnere lo Spirito, contristandoLo.E lo Spirito Santo spesso e volentieri ci porta l’Attenzione sull’Universo Visibile, che qualcuno chiama “la Prima Scrittura” di Dio: 
le cui Leggi sono create da Dio e quindi sono compiutamente intelligibili, in primis, agli Scienziati che sono Suoi figli e fratelli e non a quelli che (ancora) non lo sono.E infatti sia la relatività di Einstein e sia la fisica quantistica di Bohr, Schroedinger, Planck e altri…che sono, peraltro, mutuamente incompatibili: com’è normale che sia per gli errori che si pongono agli estremi opposti dello spettro degli errori…NON sono Scienza e quindi NON sono realmente descrittive dell’Universo Visibile.Posto che, così come Fede e Ragione sono entrambe Doni di Dio: allo stesso modo lo sono Religione e Scienza.Quindi, NON vi è contraddizione di sorta né tra Fede e Ragione e né tra Religione e Scienza.E infatti la Scienza è stata sempre coltivata ed incoraggiata dalla e nella Chiesa: e da chi altri, sennò?Nonostante la resistenza alla Scienza da parte di alcuni uomini di Chiesa: molti dei quali sono compiutamente resistenti allo Spirito Santo e infatti sono quei vignaioli omicidi descritti e predetti da Gesù nella Sua parabola che anche Lei, Dott. Cionci, può ascoltare nel Santo Vangelo secondo San Matteo:Capitolo 21.Mentre la falsa scienza è quella propalata sia dai falsi scienziati (coloro che si dicono scienziati ma non lo sono, essendo al più dei “ripetitori”) e sia dagli scienziati di satana.Ed è alla falsa scienza che è stata data la massima pubblicità possibile, ancor prima del Covid ma manifestamente con il Covid: dai “vignaioli omicidi” di cui sopra.E infatti chi è che spaccia la scelta di inocularsi i sieri satanici…attraverso i quali si sta effettuando un vero e proprio sterminio, con la caratteristica peculiare di “olocausto”: rispetto al quale l’Olocausto degli Ebrei è una pallidissima figura ed anticipazione di quanto è in corso davanti ai nostri occhi…come “un atto d’amore” e come un atto che “eticamente si deve fare” e qualsiasi dubbio/obiezione/resistenza rispetto ai suddetti sieri come “negazionismo suicida” e “non fidarsi dei medici” e, quindi, della Scienza?Proprio colui la cui salita dal mare risale ad ormai NOVE anni, SETTE mesi e e VENTICINQUE giorni fa: 
e nel cui cognome scritto in maiuscolo…così com’è normale che sia – come mi ha fatto presente il Giovanni il cui cognome rinvia alla Buona Novella – per chi è sottoposto a “Deminutio Capitis” e quindi è caduto in schiavitù essendo quindi considerato un oggetto e non più una persona: e dovrebbe far infatti riflettere che sui documenti anagrafici i nostri cognomi e nomi sono tutti scritti in maiuscolo, ma su questo ci torniamo…ossia BERGOGLIO: è contenuto il suo numero. 
Quindi, nove Codici Cristo esplicitamente segnalati come tali da Gesù che E’ Dio, nei Quattro Vangeli: 
anzi in tre di essi, visto che di Codici Cristo esplicitamente segnalati non ve n’è riportato manco uno, nel Santo Vangelo secondo San Giovanni.Nonostante sia quello in cui , nel suo ultimo capitolo…il capitolo 21…vi è quel Codice Cristo implicito che è la Profezia di Gesù di ciò che avrebbe fatto Pietro, nella persona del 265esimo Pietro, allorché sarebbe arrivato ad una “ingravescente aetate”.Glielo avevo già fatto presente, nel nostro scambio precedente: ma procedo a ricordarlo nuovamente, sia a Lei che agli astanti.[18]In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». [19]Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».[20]Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». [21]Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?». [22]Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi». [23]Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?». Conclusione [24]Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. [25]Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. (Gv 21,20-25)E dove ho evidenziato in grassetto il Codice Cristo contenuto nel versetto finale del Vangelo di colui che rimane finché Egli Venga: 
che, evidentemente, NON si riferisce solo alle cose compiute da Gesù durante i tre anni e mezzo della Sua Vita terrena pubblica, 
culminati nella Crocifissione sul Golgota quasi duemila anni fa.*** 
Erano le 09:03 quando mi è arrivato, via whatsapp, da una mia sorella…rivista di persona ieri, dopo dieci anni… 
la schermata contenente il testo seguente, seguito dal volto di Mons. + Georg Gaeswein, Segretario Particolare del Papa nonché Prefetto della Casa Pontificia.AVVISA IMPORTANTEORE 09:15MONSIGNOR GAENSWEIN SCRIVE A DON MINUTELLADON MINUTELLA RENDERÀ NOTO IN DIRETTA IL CONTENUTO DELLA LETTERA, 
PERVENUTA IERI A PICCOLA NAZARETH, SCRITTAGLI DA MONS. GAENSWEIN,CON LA RACCOMANDAZIONE DI PAPA BENEDETTO XVI.La mia risposta alla sorella di cui sopra è stata, alle 10:57, è stata la seguente: 
Sto ultimando una nuova lettera per Cionci.Dove gli faccio presente che ciò che lui chiama “Codice Ratzinger” è, in realtà, “Codice Cristo”.
Assumo che siano contenuti Codici Cristo di particolare rilevanza, per la Chiesa e per l’Umanità, nella lettera inviata da Mons. Gaenswein a Don Minutella.Lettera la cui stessa esistenza sconfessa, per l’ennesima volta, la tesi “auto-sedeimpeditista” da Lei propalata, Dott. Cionci: 
visto che il Vescovo Emerito di Roma, attuale e 265esimo Papa, comunica per via epistolare benché mediata.E quindi procedo a portare l’Attenzione sul contenuto della suddetta lettera.Non prima di averLe fatto presente il Codice Cristo riguardo la triade di numeri della parabola del seminatore: 
facendo il copia&incolla di quanto inviato via whatsapp ad Andrea, mio fratello, alle 23:57 di sabato 5 novembre: e poi condiviso con altri.Senso letterale della parabola del seminatore: non comprendendo il quale è quantomeno arduo comprendere il triplice senso figurato.
I campo è tri-ripartito, in tre diversi tipi di terreni.
Quindi, se vi sono terreni diversi: è perché vi è una strada che li divide, ognuno dagli altri due.
Assumendo che i terreni abbiano la stessa dimensione…
assunzione (teo)logica, visto e considerato che è la qualità ad essere rilevante…
allora ne deriva che ogni terreno occupa il 30% del campo e la strada inter-poderale il restante 10%.
Quindi, quando la resa è il 30%, significa che vi sono  ancora sia sassi che i rovi, nel nostro campo. 
Quando la resa è il 60%, significa che abbiamo reso (con l’Aiuto del Padrone del Campo) terreno buono ciò che prima era sassoso o infestato.
Quando la resa è il 100%, significa che il nostro campo è di solo terreno buono, quindi il nostro cuore è buono e perfetto, in quanto integro e totalmente di Dio…
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio…
e quindi, è scomparsa anche la strada: non avendo più motivo d’essere
Un distinto saluto, Dott. Cionci.Maranathà———- Forwarded message ——— 
Da: Fabio Massimo Patricelli <fm.patricelli@gmail.com
Date: ven 4 nov 2022 alle ore 10:21 
Subject: Re: E quindi chi sarebbe il carcerier…[Message clipped]  View entire messageReplyReply allForward

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I am a retired Roman Catholic Bishop, Bishop Emeritus of Corpus Christi, Texas
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